Come faccio a sapere quale tipo di farina sto comperando?
La cosa migliore è chiedere i dettagli di composizione al Molino perchè può fornire la specifica di quante e quali parti del chicco sono presenti nello sfarinato.
Altrimenti si cerca la classificazione di legge scritta sul sacco ovvero i famosi numeri 00, 0, 1, 2, ed “integrale”.
Questi numeri indicano quanta (e solo quanta) porzione di strati esterni del chicco è diventatafarina (il cd. tenore in ceneri): più elevato è il numero, più scura e ricca di elementi nutritivi è la farina.
La macinazione a cilindri è il sistema di macinazione industriale più diffuso.
Consiste nel polverizzare il grano, privato delle parti non commestibili e del germe, facendolo passare per una serie di cilindri rigati o lisci che spogliano il chicco strato per strato, in modo graduale, fino ad arrivare alla parte centrale amidacea.
Ad ogni passaggio di macinazione si ottiene uno sfarinato composto essenzialmente dallo strato del chicco che è stato levato.
Quando si arriva a macinare il cuore del chicco si ottiene la farina 00, la più raffinata.
Per ottenere una farina di tipo "0" o "1" o "2" o "integrale" si miscelano vari passaggi di macinazione in modo da ottenere il tenore in ceneri stabilito dalla legge.
Riportiamo di seguito una interessante intervista al Prof. Franco Berrino epidemiologo:
“La farina peggiore è sicuramente la 00, oppure la Manitoba, che si trovano al supermercato: quattro volte su cinque saranno d’importazione, macinate a cilindri, candeggiate, e ricavate da grani moderni che hanno un contenuto elevato di glutine. Si riconoscono facilmente perché sono bianche come la calce”
Fortunatamente esistono ancora aziende che rispettano quello che la natura ci offre.
La lavorazione della Nostra PASTA ARTIGIANALE.
La pasta Prato nasce da una tradizione che si tramanda da generazioni di coltivatori diretti di grano, che operano nella zona di Valguarnera (EN). Viene sapientemente realizzata seguendo una filiera al 100% siciliana. Il seme viene scelto, stoccato, lavato e lavorato a pietra alla bassissima velocità di appena 80 - 90 giri al minuto, controllata, garantendo una macinazione “fredda” che lascia inalterate le caratteristiche organolettiche del chicco e quindi il suo il sapore ed odore.
Il risultato finale è un prodotto di assoluta ECCELENZA SICILIANA.
Salvatore Prato, è cresciuto in un ambiente sano tra i campi di grano ed ha scelto di dare valore alla qualità ed alla difesa del territorio in cui è nato, seguendo un progetto spinto da una passione trasferita dai propri cari. Per la realizzazione di questo importante obbiettivo si deve essere una grande famiglia, clienti compresi che sono il risultato della qualità del lavoro svolto.
Dalla varietà del chicco, alla macinazione, ed infine alla pastificazione, la nostra filiera 100% SICILIANA è stata programmata per fornire al cliente un prodotto di indubbia qualità. Inoltre la trafilatura al bronzo conferisce alla superficie del prodotto finito porosità e ruvidità, il che significa una maggiore capacità di trattenere vari tipi di condimento di qualsiasi natura.
Le matrici al teflon, invece, sono più celeri e scorrevoli, assicurano in definitiva una maggiore velocità di produzione e non abbisognano necessariamente di semole di alta qualità, al contrario della trafilatura al bronzo.
La trafilatura al teflon, largamente utilizzata a livello industriale dà come risultato finale un prodotto dalla superficie liscia e dall’aspetto lucido, una pasta insomma più adatta a tipi di condimento meno elaborati.
Un altro pregio legato alla trafilatura in bronzo è dato dalla fase successiva, l’essiccazione della pasta che essendo a temperature molto basse, e con tempi decisamente più lunghi rispetto al teflon, da anche una maggiore “tenuta” dei nutrienti della pasta stessa e delle qualità organolettiche del grano.